La mappa delle insolvenze nelle regioni italiane

La Mappa Delle Insolvenze Nelle Regioni Italiane

Roma, 11 febbraio 2008 - Le famiglie italiane che più onorano i debiti abitano in Friuli - Venezia Giulia. Lo afferma Experian, leader mondiale nei servizi di referenza creditizia, che ha diffuso i risultati sulle sofferenze rilevate per le più diffuse forme di indebitamento delle famiglie con finanziarie e banche specializzate: credito al consumo, finanziamenti auto e personali.

Effettuata sugli oltre 40 milioni di contratti di questo tipo censiti dalla banca dati di Experian e in essere a fine 2007 - la rilevazione ha evidenziato in tutta Italia tassi di insolvenza pari:

  • al 3,6 % dei casi per  il credito al consumo (per acquisti specifici: es. computer o vacanze);
  • al 3% dei finanziamenti all’acquisto di auto;
  • al 7,5% dei finanziamenti personali (non correlati a specifiche motivazioni);

I risultati si riferiscono specificamente alle forme di finanziamento citate (non ai mutui immobiliari) e per contratti che mostrano ritardi di pagamento di una o più rate a partire da 90 giorni in su.

Interessante l’osservazione delle criticità debitorie nelle singole regioni italiane (tabella).

REGIONE DI RESIDENZA

CREDITO AL CONSUMO

FINANZIAMENTI AUTO

PRESTITI PERSONALI



% insolvenza

% insolvenza

% insolvenza

Abruzzo

3,1%

2,9%

8,3%

Basilicata

2,7%

3,2%

6,4%

Calabria

5,3%

4,6%

8,4%

Campania

6,4%

4,9%

10,7%

Emilia Romagna

3,4%

2,6%

7,5%

Friuli

2,5%

1,9%

5,5%

Lazio

2,8%

2,8%

7,6%

Liguria

3,0%

2,4%

6,5%

Lombardia

2,7%

2,2%

7,5%

Marche

2,7%

2,8%

8,6%

Molise

3,0%

3,6%

6,7%

Piemonte

3,4%

2,4%

6,2%

Puglia

3,4%

3,6%

7,0%

Sardegna

3,1%

3,0%

5,9%

Sicilia

5,1%

4,5%

8,6%

Toscana

2,8%

2,4%

6,2%

Trentino AA

3,4%

2,5%

6,7%

Umbria

2,7%

2,4%

7,4%

Valle d'Aosta

2,8%

2,1%

4,0%

Veneto

2,7%

2,1%

6,1%

ITALIA (media nazionale)

3,6%

3,0%

7,5%

Percentuale di contratti con 90+ giorni di insoluto al 30/11/2007 – Fonte Experian

 In verde i valori al di sotto della media nazionale delle criticità , in rosso quelli al di sopra  

Più in particolare, secondo Experian:

  • al vertice dell’affidabilità finanziaria risultano i residenti in Friuli Venezia Giulia, che presentano i valori percentuali di criticità più bassi per tutte e tre le forme di finanziamento osservato (2,5% per il credito al consumo, 1,9% per i finanziamenti auto e 5,5% per i prestiti personali); tallonati da vicino con valori molto contenuti dai residenti nel Veneto (2,7% per il credito al consumo, 2,1% per i finanziamenti auto e 6,1% per i prestiti personali)
  • in coda alla classifica risultano i residenti in Campania, che presentano i valori percentuali di criticità più alti per tutte e tre le classi di finanziamento (6,4% per il credito al consumo, 4,9% per i finanziamenti auto e 10,7% per i prestiti personali),
  • bene anche Trentino-Alto Adige, Sardegna, Emilia Romagna Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Toscana , Umbria, con percentuali di insolvenza al di sotto della media nazionale per tutte e tre le forme di finanziamento, seguite di un soffio dalla Lombardia che in un solo caso, quello dei prestiti personali, non riesce a staccarsi dalla media nazionale;
  • in posizione intermedia  Puglia, Abruzzo, Molise, Lazio, Basilicata e Marche che presentano criticità inferiori nel complesso, ma superiori per una delle forme osservate;
  • poco soddisfacente la situazione  in Calabria e Sicilia, con valori di criticità superiori di 2-3 punti percentuali alla media nazionale per tutte e tre le forme di finanziamento.

La diffusione dei dati coincide con l’intensificarsi del dibattito sull’indebitamento delle famiglie italiane e in particolare dei rischi da sovraindebitamento.

“I risultati di cui diamo conto non mostrano peggioramenti apprezzabili rispetto ai sei mesi precedenti, ed è un fatto che le famiglie italiane, sono ancora fra quelle che in Europa hanno il più basso rapporto tra debiti e patrimonio. “– ha commentato Marco Benvenuto, Direttore Generale di Experian Italia – Tuttavia, la crescita del ricorso al debito del 15% rilevata ancora lo scorso anno da parte delle famiglie italiane è un fenomeno da non sottovalutare e che dovrebbe indurre chiunque, operatori e famiglie, ad adottare nuovi strumenti di valutazione dei rischi”.

La stessa Experian, sulla scorta dell’esperienza maturata in Gran Bretagna, già va dando risposta anche in Italia agli operatori che chiedono di poter valutare i rischi di credito al consumo con strumenti più efficaci. Come già avviene con CDI (Consumer Debit Index), un indicatore capace di dar conto del rischio da sovraindebitamento dei soggetti prima che essi contraggano nuovi oneri, e calcolato su basi statistiche che tengono in conto l’uso contemporaneo di più strumenti (finanziamenti personali e al consumo, carte di credito/debito, mutui, ecc.) e la frequenza del ricorso all’indebitamento.

Contact:
Massimiliano Pratesi
Experian
Tel. +39 0587 298232
Email: massimiliano.pratesi@experian.it

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